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Immagine del redattoreWarton Hertz de Oliveira

A cosa servono i Credi e le Confessioni?

Se sei un ministro e stai pensando di introdurre la lettura di Credi, Confessioni e Catechismi nella liturgia, o se sei un membro di una chiesa in cui accade già e desideri capirne meglio le motivazioni, ecco sei motivi dell’importanza di questi documenti, sia per rendere salda la conoscenza della congregazione della Parola di Dio, che per mantenere l’unità denominazionale e il corpo locale basandosi sul Vangelo.


1. I Credi e le Confessioni hanno accompagnato il popolo di Dio nel corso della storia

Nell’Antico Testamento, in Deuteronomio 6.4, si trova lo shema, la prima forma di confessione che troviamo nella Bibbia: era una dichiarazione del popolo di Dio che veniva recitata ogni mattina ed ogni sera dai giudei: “Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE. Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze.” La chiesa primitiva faceva anche uso di dichiarazioni dottrinarie, come vediamo chiaramente nell’inno esposto da Paolo nella sua Prima Lettera a Timoteo – 3.16: “Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.”


Nel corso della storia della chiesa alcune piccole professioni di fede apparvero già nel secondo e terzo secolo. A quest’ultimo risale la versione più antica del Credo Apostolico, così chiamato perché, secondo la tradizione, fu composto dagli stessi apostoli di Cristo. La sua versione finale è stata adottata come modello di sana dottrina per più di 1.400 anni. Il Credo Niceno-Costantinopolitano fu formulato nel IV secolo: la sua prima versione risale al Concilio di Nicea del 325 d.C., e la sua versione finale fu formulata a Costantinopoli nel 381 d.C.. Il Credo di Attanasio fu elaborato tra il 380 e il 430 d.C., risalendo, dunque, al IV o al V secolo.


Fu nel corso del XVI secolo che molte chiese protestanti iniziarono a scrivere numerosi documenti confessionali, come il Catechismo di Heidelberg, i 39 Articoli di Religione (Chiesa Anglicana), la Formula della Concordia (Chiesa Luterana), le Tre Formule di Unità (Chiese Riformate del Continente Europeo) e i canoni di Westminster (Chiesa Presbiteriana).


2. I Credi e le Confessioni confermano le dottrine essenziali

Il cristianesimo è costituito da un insieme coerente di credi fondamentali che non possono essere relativizzati, sminuiti o messi da parte. I Credi hanno l’importantissimo compito di dichiarare ed affermare in modo oggettivo quali siano le dottrine essenziali e non negoziabili. Le Confessioni di fede e/o dottrinarie ci aiutano ad approfondire e comprendere meglio ognuna di tali verità. I Catechismi sono il terzo tipo di dichiarazione di fede, redatti sottoforma di domande e risposte, e offrono un metodo didattico per insegnare ed apprendere i fondamenti biblici. Tutti insieme (Credi, Confessioni e Catechismi), formano uno strumento incredibile che va ad aiutare i cristiani ad essere fermi in ciò in cui credono nei loro cuori.


3. I Credi e le Confessioni identificano le chiese che sono fedeli al Vangelo

Forse avrete già sentito dire che il metodo migliore per capire se una banconota è falsa, sta nel conoscere bene i dettagli di una banconota vera. La fede funziona allo stesso modo! Il modo migliore di capire se un pastore, una chiesa o una guida religiosa stanno passando degli insegnamenti errati è conoscere davvero bene i punti essenziali della vera fede cristiana. Non c’è modo più sicuro di sapere se una chiesa è fedele al vero Vangelo dell’analizzare la sua dichiarazione di fede e se agisce conforme ad essa.


4. I Credi e le Confessioni aiutano la chiesa a correggere i ministri che si stanno allontanando dalla sana dottrina

Se i ministri (anche chiamati presbìteri e vescovi nel Nuovo Testamento) sono responsabili di assicurarsi che la dottrina che viene insegnata nella loro chiesa sia biblica, chi vigilerà su di loro? Oppure, come dice il detto, “chi vigilerà sui vigilanti?” Un documento che espone e dichiara con chiarezza la dottrina della chiesa, così come una confessione dottrinaria, dev’essere consegnata a tutti i membri della congregazione, dal membro più recente a quello che fa parte della chiesa da più tempo, tra cui i ministri stessi. Ogni volta che un pastore/presbitero o un maestro si allontana dall’ortodossia biblica (ovvero dall’insegnamento corretto), qualsiasi membro può alzarsi in piedi e puntare alla Bibbia in accordo con le dottrine dichiarate dalla chiesa.


5. I Credi e le Confessioni conferiscono unità e identificano le denominazioni e le chiese locali

Come si fa a sapere cosa crede una chiesa? Come si capisce a quale denominazione appartenga una chiesa locale? Se la tua risposta è l’insegna fuori dalla porta, non hai tutti i torti. Tuttavia, cos’è che veramente dà il diritto ad una particolare congregazione di identificarsi come parte di una denominazione? La risposta è, in primis, la sua confessione di fede. Ciò che mantiene unita una denominazione è la concordanza di ciò che viene insegnato e predicato nelle sue chiese. Le chiese che non appartengono ad una specifica denominazione beneficiano, a loro volta, dell’avere una confessione dottrinaria: nonostante non siano legate ad una specifica istituzione, per mezzo della loro dichiarazione possono essere identificate come vere chiese cristiane.


6. Persino coloro che negano di sottoscrivere a qualsiasi confessione di fede si appoggiano ad una di esse

Forse avrete già sentito dire: “nessun credo, solo la Bibbia”. Questa è una delle frasi ad effetto che si sentono ogni tanto. Questa dichiarazione, tuttavia, è contraddittoria, poiché si tratta di un’affermazione che già di per sé dà forma ad un credo. La parola credo, in Latino, significa “io credo”. Dire “nessun credo, solo la Bibbia” significa fare una dichiarazione di fede nella Bibbia. La differenza è che alcune chiese fanno appoggio su dottrine dichiarate a voce, altre hanno credi o confessioni in forma scritta a cui poter fare riferimento. Il vantaggio delle confessioni scritte è che la chiesa può basarsi su un documento fermo, stabile e verificabile, a cui tutti dovranno render conto e che andrà a guidare la predicazione e l’insegnamento nelle comunità dei fedeli.


Rev. Warton Hertz Ministro della chiesa di Chicago Addison Street Community Church, membro fondatore dell’Istituto Brasiliano di Diritto e Religione.


Traduzione italiana Paini Alessia @FedeRiformata.com

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