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Cos'è la Teologia Puritana?


Rispondere a questa domanda può suonare negativo se pensiamo a un tentativo di definire il puritanesimo. Basterebbe un inciampo per ostacolare una definizione precisa e fedele, o almeno, vicina alla realtà. [Non è un tema che possa essere limitato ad alcune definizioni o regole]. Di fatto, esistono molte applicazioni del puritanesimo e della teologia riformata, ma spero di accendere un po’ la discussione.

Sì, inizierò dal termine “Puritano”, e so che, prendendolo in considerazione, inizialmente incontreremo più domande che risposte. In questo breve testo, non ho intenzione di affrontare tali questioni; John Coffey e Paul C.H. Lim, nella loro introduzione al Cambridge Companion to Puritanism (2008), hanno già sviluppato un’utile discussione riguardo al termine in sé, e io ho appreso molto insieme a loro nella mia prospettiva.

Nel mio discorso, vorrei iniziare con la seconda parte, “puritano”, nonostante questo processo non possa andare avanti senza trattare della prima, “teologia”. In genere, coloro che sono considerati come puritani erano:

1. Eredi della Riforma Protestante nel loro concentrarsi sulla salvezza per grazia, mediante la fede in Cristo, in accordo con le Scritture, per la gloria di Dio;

2. Riformati, diversamente dai luterani, nelle loro convinzioni teologiche, e parte di coloro che consideriamo ortodossi riformati;

3. Interessati, principalmente nel XVII secolo e nella Chiesa d’Inghilterra, a condurre la Riforma inglesa oltre alla sua teologia semi-riformata e dalla liturgia parzialmente romana;

4. Difensori vigorosi della riforma personale e della divinità pratica.

In accordo con la descrizione appena fatta, credo che il puritanesimo sia limitato storicamente e geograficamente ad un fenomeno contestualizzato. Nacque in Inghilterra, all’interno della chiesa nazionale alla fine del XVI secolo (durante il Regno di Elisabetta I), non molto dopo che il termine “puritano” era stato usato per la prima volta per deridere coloro che lottavano per avere riforme più profonde. Il puritanesimo crebbe, ma non senza lotte, con Giacomo I e Carlo I (fino al decennio del 1640); ha prosperato e si è frammentato durante il governo di Cromwell (1650); diminuì durante la restaurazione degli Stuart (1660-1680); e decadde all’epoca della Gloriosa Rivoluzione (1688) e dell’Atto di Tolleranza (1689). Questo, perlomeno, fu il caso dell’Inghilterra. Nel New England, dove il puritanesimo era stato esportato (insieme ad altre aree, Irlanda e paesi del Galles), prosperò anche nel XVIII secolo.

Il mio approccio, dunque, non impiega l’etichetta di “puritano” per i grandi nomi britannici di altri secoli, che ebbero un impatto o furono influenzati dal puritanesimo (ad esempio, William Tyndale del XVI secolo, John Gill del XVIII sec., Charles Spurgeon del XIX sec., o Martin Lloyd-Jones del XX sec.). Allo stesso modo, il puritanesimo originale non comprende (incluso il XVII secolo) i convegni scozzesi (ad esempio, Samuel Rutherford) o la “Riforma aggiuntiva” dei Paesi Bassi (ad esempio, Wilhelmus à Brakel). Questo non vuole in alcun modo minimizzare le vibranti connessioni puritane in questi paesi.

Per quanto riguarda la teologia, non esiste l’unanimità per i puritani (non senza dibattiti!), contando tra le loro file neonomisti, antinomisti, congregazionisti, presbiteriani, erastiani, battisti, arminiani e possibilmente perfino un ariano. Pur stando così le cose, in generale, la Confessione di fede di Westminster (1646, prendi la tua copia qui: https://www.federiformata.com/shop) fornisce un riassunto più prossimo (con l’appoggio dei Catechismi Maggiore e Minore) di una Teologia Puritana, con:

1. Fondamenta di fede e pratica cercate solo nelle Scritture;

2. Punto di vista ortodosso storico di Trinità e Cristologia;

3. Soteriologia riformata che sottolinea l’unione con Cristo per i Suoi benefici di profeta, sacerdote e re;

4. Struttura di alleanze tra opere e grazia, che enfatizza la teologia dei due Adamo sia per quanto riguarda la storia che per quanto riguarda l’ordine di salvezza;

5. Due sacramenti: battesimo e Santa Cena;

6. Esigenza di disciplina nella chiesa;

7. Accento sul terzo utilizzo della legge;

8. Posizione riguardo al Sabatismo (Giorno del Signore = Domenica);

9. Visione escatologica della Seconda Venuta e della resurrezione dei morti per il giudizio eterno o la gloria.

La sostanza di questa teologia è stata sostenuta anche da alcuni puritani che, ciò nonostante, fecero piccoli cambiamenti a questa confessione nella Dichiarazione di Savoia (1658), distaccando il congregazionalismo e la Confessione di Fede Battista di Londra (1689), esigendo solo il battesimo di credenti adulti.

Per finire, desidero discutere di un’enfasi teologica caratteristica dei puritani che reputo essenziale per comprendere la “Teologia Puritana”. Joele Beeke e Mark Jones racchiudono quest’attenzione nel sottotitolo della loro monumentale “Puritan Theology” (2012), ovvero: “Dottrina per la vita”. Essi enfatizzano quanto pratici i puritani fossero nella loro teologia, che certamente si collega al lavoro fondamentale di Willian Ames, “The Marrow of sacred Divinity” (Il midollo della teologia sacra) (1627). In esso, egli scrisse: “La teologia è la dottrina di vivere per Dio”. Dunque, ciò che Dio ci rivela nella Sua Parola serve a riportarci a Lui nelle nostre vite.

Certamente, i puritani non furono i primi a legare lo studio della teologia alla vita pia. Come eredi di una teologia riformata in via di maturazione, senza dubbio sapevano della doppia conoscenza di Dio e dell’io, che era legata alla sapienza e intimamente legata alla nostra adorazione e vita dedita a Dio. Così, i puritani sono stati conosciuti per il loro calvinismo “sperimentale” (legato all’esperienza) che segnava non solo i loro sermoni, ma tutti i loro scritti, sia teologici che accademici.

Molti criticano la teologia riformata, considerandola un’ortodossia fredda e morta. La teologia puritana ha evitato questa tendenza. Anche noi possiamo fare lo stesso.

Bob McKelvey

(coordinatore del Programma di Studi Puritani e professore di Teologia al John Wycliffe Theological College e nella North-West University di Potchefstroom, Sud Africa)

Articolo originale: Fonte originale Meet The Puritans. 2019 © Tradotto in portoghese da Amanda Martins, revisione Elnatan Rodrigues per Ministero Reformai. https://reformai.com/o-que-e-teologia-puritana/

Traduzione italiana Paini Alessia @FedeRiformata.com

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