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Conversione o confusione?


La fede in Gesù è profondamente legata al cuore. Per questo, per discernere con precisione cosa significhi credere in Gesù, è necessario comprendere cosa voglia dire precisamene la parola “cuore” nel Testo Santo. Il cuore, quasi costantemente nei discorsi di Gesù, indica il nostro centro esistenziale, il cuore nel nostro essere. È quel luogo in cui risiedono tutte le nostre motivazioni, angustie, gioie, paure, tristezze, euforie e intenzioni.

Il cuore desidera illegittimamente tutto quello che non gli appartiene, essendo anche la residenza dei più sublimi e vergognosi sentimenti che nutriamo per il prossimo. È dove testimoniamo intimamente, senza maschere o filtri, quanto siamo malvagi e quanto siamo cambiati, o no, dallo Spirito Santo. Il cuore è il centro di tutto, è la casa della verità della vita di ognuno di noi.

Gesù presenta il cuore come luogo d’origine di tutto ciò che c’è di perverso nella vita umana (Mt 15:19). Il peccato e la malignità sono intrinsechi in noi. La nostra malvagità è volontaria, ognuno di noi è disobbediente per natura, siamo miserabili creature che hanno disperatamente bisogno dell’intervento pieno di grazia della Trinità per uscire dal fango della ribellione contro a Dio Padre nel quale ci troviamo.

Per questo, la conversione non può essere confusa con alcunché di semplice, banale, troppo facile. Stiamo parlando di un processo di proporzioni strutturali nella vita di una persona. Non si può confondere la conversione biblica con un brivido, un alzare le mani o una preghiera fatta di fronte ad una congregazione.

La conversione non può essere ridotta al festoso conteggio di numeri da parte dei capi della chiesa al termine dei loro eventi, nei quali spesso non viene neanche predicato il Vangelo di Gesù. Come possiamo sostenere, di fronte all’inesistenza della predicazione del Vangelo, che esistano veri nuovi convertiti?

La conversione è molto più che diventare membro della chiesa più popolare del momento. È più che cercare la denominazione con l’adorazione migliore, la luce migliore o il miglior suono, con la gente più ‘distinta’. Non che queste cose siano sbagliate in sé, ma la conversione biblica dista anni luce da tutto questo.

La conversione implica una trasformazione radicale del cuore, in una vita intera di idolatrie e peccati lasciati alle spalle, e l’adozione di un nuovo modo di esistere, sulla base unica ed esclusiva degli insegnamenti di Gesù. È un processo doloroso di cambiamento di mentalità, presupposti e cosmovisione, e niente di tutto questo sarà mai semplice.

Purtroppo, è possibile passare anni e anni frequentando culti, ritiri, evangelizzazioni, shows e ogni sorta di ambienti religiosi, essendo tuttavia totalmente distanti da Dio e da un vero rapporto con Gesù. Una parte significativa della chiesa è stata trasformata in un multiprodotto che risponde a tutte le nostre futili aspirazioni narcisiste e diaboliche. Tutto questo è frutto della nostra natura caduta e del nostro cuore peccatore, che si è staccato dai valori del Regno di Dio e dallo stesso Dio. E peggio ancora, noi cristiani cadiamo in queste bugie, ce ne nutriamo e le divulghiamo.

Dobbiamo stare attenti e all'erta, e accertarci di non essere coinvolti, domenica dopo domenica, ritiro dopo ritiro, adorazione dopo adorazione, in una bugia travestita da religione cristiana; di non cercare estasi e brividi invece che il vangelo del dolore del cuore, o di non cercare soddisfazione e contentamento in altri luoghi quando, in verità, Colui che è tutto in tutti, è l’unico che può veramente sopperire a tutti i nostri desideri e necessità più profondi della nostra vita.

Preghiamo affinché la conclusione del vostro auto-esame non sia il fatto che la vostra conversione è, in verità, una confusione; se dovesse essere così, tutta via, rallegratevi! C’è ancora tempo per un vero cambiamento, ravvedetevi, pregate affinché lo Spirito Santo cambi il vostro stile di vita e vi faccia vedere il mondo di Dio, fate tutto questo ogni giorno. È l’ordine del Maestro!

Che Dio ci ricopra della Sua misericordia e ci riempia con il Suo infinito amore, e che le nostre coscienze sulla profondità e la serietà del significato della conversione al Signore sia più appurata e attenta, in modo che le nostre vite siano rese sempre più ai piedi della croce, per onorare e adorare Cristo, il nostro Signore!

Lucas Freitas

Fondatore della chiesa di Cunha/SP, laureato in teologia al Fundação Universitária Vida Cristã em Pindamonhangaba/SP

Traduzione Paini Alessia @FedeRiformata.com

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