Le pratiche della Chiesa antica sono un importante precedente per le pratiche moderne. Questo non significa, ovviamente, che i cristiani di oggi siano obbligati a fare solo ciò che è sempre stato fatto; tuttavia, i princìpi della cattolicità e dell’unità ci spingono a non allontanarci dalle pratiche religiose storiche su determinati punti meno che non ci sia un motivo biblico. Nei casi in cui non ci siano motivi biblici o in cui non ci siano prove schiaccianti contro ad una determinata posizione, la tradizione della chiesa dovrebbe essere presa in considerazione come un fattore decisivo.
Questo è il caso del battesimo degli infanti. I credo-battisti e i pedo-battisti presentano entrambi argomentazioni bibliche per sostenere le loro convinzioni. Dunque, la tradizione della chiesa viene spesso presa in considerazione a sostegno di una delle posizioni.
Cosa dice, quindi, la tradizione della chiesa riguardo al battesimo degli infanti? Qual era la pratica storica della chiesa primitiva?
Prima di proseguire oltre, vorrei fare qualche distinzione e dare alcune definizioni. Per prima cosa, il credo-battesimo dev’essere definito come la convinzione che solo coloro che professano la fede in Cristo credibilmente e consapevolmente sono validi soggetti per il battesimo. Questo può essere anche definito battesimo dei soli credenti. Secondo, il pedo-battesimo dev’essere definito come la convinzione che i figli infanti di almeno un genitore credente siano validi soggetti per il battesimo. La convinzione pedo-battista, quindi, non esclude il battesimo degli adulti che si convertono al cristianesimo senza essere mai stati battezzati. Userò anche il termine battesimo degli infanti come sinonimo di pedo-battesimo.
Inoltre, vorrei fare due premesse. Per prima cosa, conosco bene le prove bibliche in favore del pedo-battesimo, e sono pronto ad elencarle. Questo articolo, tuttavia, è stato scritto per dare le prove storiche a sostegno di due posizioni che sostengono di avere prove bibliche. So che anche i credo-battisti hanno sviluppato delle prove bibliche a favore della loro posizione (nonostante io mi trovi in disaccordo con esse). Il punto di questo post è di usare i precedenti storici per spezzare questa “parità” biblica. Seconda premessa: accetto pienamente i miei fratelli e sorelle battisti come compagni di fede in Cristo. Questa è una discussione interna, che non offro con rancore, ma con una ferma convinzione.
Il battesimo degli infanti è stata pratica universale della chiesa fino alla Riforma Protestante. All’inizio della Riforma stessa, nessuno dei riformatori magisteriali ha abbandonato la pratica del battesimo degli infanti; anzi, hanno iniziato a difenderlo appassionatamente con nuove prove bibliche basate sulla Teologia del Patto. I Riformatori si sono spinti così avanti nella loro difesa del pedo-battesimo da non sostenere nemmeno la pratica di ribattezzare coloro che avevano ricevuto il battesimo nella chiesa pre-Riforma. Le chiese che sono eredi ecclesiastiche e teologiche della Riforma Protestante continuano tuttora a praticare il battesimo degli infanti. Nello specifico, la chiesa Luterana, Presbiteriana, le varie chiese Riformate, e la chiesa Anglicana (che non includerei nella lista delle chiese riformate, ma alcuni potrebbero protestare in caso contrario). In queste chiese si trova una continua e consistente teologia e pratica del battesimo degli infanti che risale ai giorni della chiesa primitiva.
Il battesimo degli infanti, dunque, era la pratica universale della Chiesa Cristiana fino a quando alcuni leader della Riforma non iniziarono a mettere in discussione gran parte delle pratiche ordinarie del cristianesimo e della vita cristiana. Questi Riformatori Radicali (quelli che gli studiosi chiamano anabattisti) si opposero al pedo-battesimo, e chiesero a gran voce di ribattezzare (da cui il nome “anabattisti”, coloro che ribattezzano) coloro che erano stati battezzati prima della Riforma. Gli anabattisti del XVI secolo, tuttavia, non possono essere descritti come sostenitori del credo-battesimo come l’ho descritto precedentemente. Questi riformatori radicali posero un ostacolo molto alto da superare prima del battesimo, non permettendo semplicemente a chi faceva una professione di fede credibile di accostarsi alla fonte battesimale, ma solo a chi aveva dimostrato per un lungo periodo di essere un discepolo cristiano coinvolto nella chiesa. La riforma radicale riservava il battesimo per pochi, solo per un sottoinsieme dei credenti cristiani. Questa non è la posizione Battista moderna. Inoltre, ci sono molti aspetti dell’anabattismo del XVI secolo a cui i Battisti moderni non aderiscono, come il pacifismo, il comunitarismo, e il misticismo. Gli eredi veri e propri della Riforma Radicale del XVI secolo si trovano nelle chiese Mennonite e Amish, non in quelle Battiste. (Nota: vedi James R. Payton, Jr, Getting the Reformation Wrong, pp. 160-172).
I Battisti sono, piuttosto, eredi spirituali della Riforma Inglese dei secoli XVI e XVII. Come tale, la teologia del credo-battesimo del XVII secolo è abbastanza recente, anche in confronto alla Riforma. Non esiste un vero precedente storico di questa posizione prima del XVII secolo, e non è stato praticato in nessun luogo al di fuori dell’Inghilterra. Al contrario, la posizione pedo-battista è stata praticata e difesa biblicamente e teologicamente sin dall’inizio della Riforma, e in ogni paese in cui la Riforma si è diffusa fino ad oggi.
Torniamo al tempo prima della Riforma: nessuno contesta che la prassi della Chiesa antica e medievale fosse universalmente pedobattista dopo il tempo di Agostino. Questo perché Agostino tratta sia il peccato originale che la dottrina della grazia come un percorso teologico verso l’universalismo della pratica del battesimo degli infanti. Dal V secolo in poi, non c’è stata alcuna discussione riguardo alla pratica universale della Chiesa di battezzare i bambini di genitori credenti.
Tuttavia, nei primi secoli della chiesa (prima di Agostino), le prove del battesimo degli infanti sono scarse, e molti credenti Battisti sosterranno, basandosi su questo, che il battesimo per soli credenti fosse la pratica della chiesa fino al tempo di Costantino. Costantino è sempre usato come diversivo. Quasi nulla di quello che ha affermato sulla Chiesa (o quello di cui l’ha accusata) è accurato. Come ho sostenuto prima, fu Agostino ad avere l’ultima parola sul battesimo degli infanti. Costantino stesso non si pronunciò mai in merito, e ha comunque evidenziato nella sua vita l’imperfetta pratica battesimale della Chiesa primitiva (di cui parlerò più avanti).
Eppure, le argomentazioni dei credo-battisti riguardo alla chiesa primitiva non sono sostenute da prove storiche. È vero, gli scritti a cui abbiamo accesso oggi presentano numerose prove del battesimo degli adulti e molti casi di persone che hanno rimandato di anni il proprio battesimo. Tuttavia, questi battesimi rimandati non sostengono la posizione credo-battista per i seguenti motivi:
1) La chiesa primitiva si concentra tanto sul battesimo degli adulti perché tutti si stavano convertendo al cristianesimo (lo stesso accade nel Nuovo Testamento). Molti dei resoconti della chiesa primitiva parlano di conversioni, e così tanti si convertivano dal paganesimo al cristianesimo che le storie dei battesimi degli infanti passavano in secondo piano. La storia della chiesa primitiva è una storia di conversione. Quindi, il battesimo di credenti professanti è la storia narrata. Non si tratta, dunque, di una prova contro al battesimo degli infanti in favore del battesimo solo per credenti. È prova del fatto che le persone si stavano convertendo al cristianesimo in massa e venivano battezzate.
2) Non ci sono scritti (che io sappia) che mettono in discussione il battesimo degli infanti. Se la chiesa primitiva fosse stata di convinzioni credo-battiste, mi aspetterei molta più polemica sul battesimo degli infanti. Non ce n’è.
3) Ci sono prove del battesimo degli infanti nella chiesa primitiva. Non era l’unica pratica, ma le prove indicano che il battesimo degli infanti fosse una pratica normale e prevista. Un esempio specifico si trova nella Tradizione Apostolica di Ippolito (tra il tardo II sec. e l’inizio del III sec.). In questo testo viene descritto un rito battesimale che include gli infanti. Ci sono altri esempi risalenti alla chiesa primitiva. Come ho affermato in precedenza, il battesimo degli adulti convertiti era la pratica più riportata, ma c’è comunque ampia evidenza del fatto che si praticasse il battesimo degli infanti e nessuno, nessuno, lo contestava.
4) Il motivo per cui molti cristiani della chiesa primitiva rimandavano il loro battesimo era dovuto ad un’errata teologia e ad un’errata soteriologia. Prima che Agostino fornisse le cure definitive al problema, molti credevano che, poiché il battesimo lavava via tutti i peccati precedenti, i peccati che avvenivano dopo il battesimo non potevano essere perdonati; dunque, si doveva rimandare il più possibile il battesimo in modo da continuare a peccare tranquillamente. È questo il motivo per cui Costantino fu battezzato così tardi, ad esempio: non perché fosse un bravo cristiano, ma perché voleva essere sicuro di essere salvato (dietro al suo battesimo rimandato ci furono anche motivi politici). Dopo che Agostino sviluppò la sua dottrina della grazia e diede l’argomentazione definitiva (e finale, almeno fino alla Riforma) per il battesimo degli infanti, questo non fu più un problema.
I battisti indicano la Chiesa primitiva come prova del battesimo per soli credenti, ma sono disposti a riconoscere anche la teologia errata che ne è stata la causa? Non credo. C’erano persone che rimandavano il proprio battesimo nella chiesa primitiva, ma non a causa della convinzione credo-battista moderna secondo cui solo i credenti dovrebbero essere battezzati. Era a causa di altri motivi teologici (errati). Il battesimo non era rimandato fino ad una professione di fede credibile. Era rimandato fino a quando la persona non sentisse di poter continuare a vivere senza peccare (o fino al suo ingresso nel ministero cristiano). Non si tratta della posizione Battista moderna, né dovrebbe esserlo. La chiesa primitiva non era credo-battista.
Rev. Dr. Timothy R. LeCroy, Pastore della Christ our King Presbyterian Church, Columbia, Missouri.
Articolo originale: Infant Baptism in the History of the Church, 29 Maggio 2018.
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