
John Huss fu un martire [e pre-riformatore] della chiesa Ceca, bruciato sul rogo il 6 Luglio 1415.
Segue un estratto del “Libro dei martiri” di John Foxe:
“… I vescovi nominati dal Consiglio, [di Costanza] tolsero gli abiti sacerdotali da John Huss, lo degradarono, gli misero una mitria di carta sulla testa sulla quale erano raffigurati dei demòni, con questa iscrizione: “capo degli eretici”. Quando Huss la vide, disse: “Il mio Signore Gesù Cristo, a causa mia, portò una corona di spine; perché non dovrei, dunque, a causa Sua, portare questa corona di luce, essendo tanto ignobile? Lo farei veramente, e di buon grado.” Quando fu posta sul suo capo, il vescovo disse: “Adesso consegniamo la sua anima al diavolo.” “Ma io”, disse John Huss, voltando gli occhi al cielo, “confido in Te, Signore Gesù Cristo, che hai riscattato la mia anima.”
Quando le catene furono collocate su Huss sopra al rogo, egli disse, con un volto sorridente: “Il mio Signore Gesù Cristo fu catturato a causa mia, con catene più dure di queste; perché dunque dovrei vergognarmi di questa ruggine?”
Quando gli uomini lo ricoprirono fino al collo del legno che lo avrebbe bruciato, il Duca di Baviera fece pressione su John Huss, affinché ritirasse le sue parole. “No”, disse Huss, “non ho mai predicato alcuna dottrina maligna; ciò che ho insegnato con le mie labbra, ora lo sigillo con il mio sangue.” Disse dunque al boia: “Oggi stai bruciando un’oca [“Hus” significa “oca” nella lingua boema], ma tra meno di un secolo, risorgerà un “cigno” che non potrete bruciare, né bollire.”
Se consideriamo queste parole di Huss come profetiche, allora Huss si stava riferendo a Martin Lutero, che sorse circa cento anni dopo, e che aveva un cigno tra le braccia.
In seguito, fu appiccato il fuoco, e il nostro martire iniziò a cantare un inno con una voce tanto alta e allegra che fu sentito oltre al rumore delle fiamme e alla confusione della folla. Alla fine, la sua voce fu interrotta dalle fiamme, che lo inghiottirono.
Con molta attenzione i suoi assassini raccolsero le ceneri e le gettarono nel Reno, in modo che nessuna traccia di John Huss potesse essere trovata sulla terra. La sua memoria, tuttavia, non può essere abolita dalle menti dei santi, né con il fuoco, né con l’acqua, e né con qualsiasi tipo di tormento.
Lutero, nel suo discorso alla nobiltà tedesca, chiese alla Chiesa Romana di confessare di aver commesso un errore bruciando John Huss. Il sangue di quell’uomo innocente ancora gridava dal pavimento.
Huss morì per difendere le dottrine di Wyclif. La sentenza approvata dal Consiglio [di Costanza] unì i due nomi. Il 25° di 30 articoli, lo condannò per aver difeso i 45 articoli attribuiti a Wyclif. Non molto può essere detto a riguardo. Sicuramente Huss non negò formalmente la dottrina della transustanziazione ma, nonostante ciò, fu accusato per questa eresia. Non fu nemmeno chiaramente condannato per aver insistito a distribuire il calice ai laici, che aveva sostenuto dopo che il Consiglio lo aveva proibito. La sua unica offesa fu la sua definizione di chiesa e la sua negazione dell’infallibilità del papato, e della necessità di essenza della chiesa. Questi punti costituiscono il contenuto di tutti i 30 articoli, eccetto il 25°. Lutero disse bruscamente, ma in verità, che Huss non commise peccati peggiori del dichiarare che un pontefice romano dalla vita empia non poteva essere il capo della Chiesa cattolica.
John Huss attaccò le fondamenta del sistema gerarchico. Interpretò le parole del nostro Signore a Pietro in modo fatale alla teoria papale di Leone, Hildebrand e Innocenzo III. Il suo concetto di chiesa, che trasse da Wyclif, contiene il nucleo di un sistema interamente nuovo di autorità religiosa. Egli fece delle Scritture la fonte primaria del suo appello, e esaltò l’autorità della coscienza sopra al diritto del papa, del consiglio e del canone, come interprete della verità.
Philip Schaff
Articolo originale: tratto da “History of Christian Church”, Philip Schaff. 2019© Tradotto da Elnatan Rodrigues. Contenuto pubblicato originariamente nel Ministerio Reformai https://reformai.com/john-huss-o-ganso-e-pre-reformador/
Traduzione Paini Alessia @FedeRiformata.com
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