Negli ultimi due secoli, la Scuola Domenicale, o Scuola Biblica Domenicale, come la conosciamo oggi [1], è stata la principale agenzia di educazione cristiana delle chiese evangeliche del mondo. In molti luoghi, questa istituzione è in declino e oggetto di critiche, ma fino ad oggi nessuno ha presentato un’alternativa migliore. La conoscenza della storia della Scuola Biblica Domenicale ci permetterà di capire meglio la sua importanza e continua rilevanza per i giorni attuali.
Storia iniziale della Scuola Biblica Domenicale
Fino al XVIII secolo, le chiese protestanti europee e nord-americane dipendevano dai seguenti mezzi per l’educazione cristiana dei loro fedeli: (a) la casa – la principale fonte di orientamento religioso per i bambini era l’opera dei propri genitori e la devozione domestica; (b) letteratura – oltre alla Bibbia, libri come Il Pellegrinaggio del Cristiano, di John Bunyan, e catechismi come quello di Heidelberg o il Catechismo Minore di Westminster erano a loro volta un’importante fonte di istruzione religiosa; (c) il culto – la liturgia e le predicazioni in particolare erano validi elementi di educazione nella fede; i puritani inglesi diedero importanti contributi in quest’area, con i loro sermoni profondamente biblici, dottrinari e pratici.
Nasce la Scuola Biblica Domenicale
Nel XVIII secolo, avvenne un importante evento religioso in Inghilterra che fu conosciuto come il “Risveglio Evangelico”. I suoi principali leader furono John Wesley, Charles Wesley, George Whitefield e John Newton, tra gli altri. Questo risveglio ebbe un profondo impatto sulle chiese e sulla società inglese, generando molti frutti spirituali e sociali: la riforma delle prigioni, la lotta contro il lavoro infantile, la campagna contro il traffico degli schiavi, l’enfasi sull’educazione, le missioni mondiali.
In questo contesto, entrò in scena il giornalista Robert Raikes (1735-1811), della città di Gloucester, che iniziò a preoccuparsi dei bambini poveri che lavoravano nelle fabbriche durante la settimana e che la domenica gironzolavano oziosamente per le strade. Nel 1780, creò una scuola per alfabetizzare ed evangelizzare quei bambini. La scuola era aperta dalle 10 alle 17, e includeva lezioni di lettura e redazione, studio della Bibbia e momenti devozionali. L’dea fu ampiamente accettata e nel 1786 queste scuole contavano già circa 200mila bambini in Inghilterra. All’inizio i professori erano pagati; poi passarono ad essere volontari.
In pochi anni, il movimento si diffuse in altri paesi, tra cui gli Stati Uniti. Nel 1803 fu creata l’Unione delle Scuole Domenicali. Le chiese capirono il valore di questo metodo, e iniziarono ad utilizzarlo per l’educazione religiosa dei loro fedeli. Con il passare del tempo, nacquero grandi associazioni che promuovevano conferenze, creavano materiali didattici e preparavano professori. Lo straordinario movimento missionario del XIX secolo diffuse le scuole domenicali in tutto il mondo. Furono realizzate molte Convenzioni Mondiali di Scuola Domenicale, che attrassero a sé migliaia di delegati e importanti capi delle nazioni coinvolte.
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Filosofia
Nel 1924, il Rev. Herbert S. Harris, segretario generale dell’Unione delle Scuole Domenicali del Brasile, sostenne che l’obiettivo della Scuola Domenicale era quello di perfezionare il carattere e la condotta degli alunni. In seguito, aggiunse che l’insegnamento della lezione era solamente uno dei mezzi da utilizzare per raggiungere tali obiettivi.
Suggerì che i mezzi fossero sette: (a) il contatto personale del professore o del dirigente scolastico con l’alunno; (b) l’atmosfera spirituale che doveva permeare le attività; (c) la buona amicizia tra gli alunni; (d) l’insegnamento delle lezioni bibliche; (e) l’interesse della scuola per il contesto casalingo e per la vita individuale di ogni alunno; (f) programmi speciali da svolgere fuori dall’orario scolastico; (g) attrezzature adeguate per aiutare la scuola a funzionare in modo efficiente.
Sono molti i benefici che l’educazione cristiana veicolata dalla Scuola Domenicale può portare alla chiesa: evangelizzazione, nascita di nuove chiese, cultura biblica e teologica, edificazione nella fede, opportunità di servizio cristiano.
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Prospettive future
La Scuola Biblica Domenicale ha una specificità che la distingue dalle altre attività della chiesa, come il culto pubblico e i gruppi interni. Da ciò deriva la sua validità permanente. Tenere in vita la Scuola Biblica Domenicale non significa che non possa essere adattata alle esigenze attuali. Ad esempio, possono essere organizzate classi per le coppie sposate, per adulti soli, per universitari, per anziani.
È necessario ripensare ai fini della Scuola Biblica Domenicale e a come essa si inserisca nel ministero totale della chiesa. La Scuola Biblica del futuro forse deve occuparsi di più degli alunni e delle loro famiglie, così come della missione della chiesa nel mondo. È necessario non perdere di vista la questione più importante che è in gioco: il nostro impegno con Cristo e il Suo Vangelo.
Colossesi 1.28: “…il quale [Gesù Cristo] noi proclamiamo, ammonendo ciascun uomo e ciascun uomo ammaestrando in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo, perfetto in Cristo.”
Efesini 4.11-12: “Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli… gli altri, come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo”
2Timoteo 3.16-17: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona.”
[1] Il nome storico è sempre stato scuola domenicale (Sunday School).L’aggiunta del termine “biblica” è avvenuto solo recentemente, in altre denominazioni (battista, pentecostali), e fu in seguito adottato anche da alcune chiese presbiteriane.
Dr. Alderi Souza de Matos
Professore di Teologia Storica al Centro Presbiteriano Andrew Jumper (CPAJ) e storico ufficiale della Chiesa Presbiteriana del Brasile (IPB).
Articolo originale: https://www.ippinheiros.org.br/blog/escola-biblica-dominical-historia-e-importancia/
Traduzione italiana Paini Alessia @FedeRiformata.com
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