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Coronavirus: un semplice virus?


Voi avete già visto un virus? Nemmeno con un microscopio ottico è possibile. L’unico modo di vederlo è attraverso quelli chiamati “microscopi elettronici”, molto specifici. Dividete un millimetro per mille, ed il virus è ancora più piccolo. Inoltre, la “bestia” non può nemmeno essere chiamata “bestia”, perché esiste una discussione infinita che si chiede se i virus siano esseri viventi o no. Sorprendente! La ragione è che i virus sono acellulari, non sono in grado di riprodursi autonomamente e necessitano di una cellula viva per riprodursi. Ecco dove risiede la sua maligna letalità, in molti casi. È un invasore di corpi, uccide dal dentro al fuori ed è in grado di distruggere migliaia di volte. In questo modo i virus sono capaci di distruggere vite, sogni ed economie potenti di paesi che hanno vinto guerre mondiali.

Il COVID-19, di bassa letalità, è giunto per creare un putiferio nel mondo, e sconvolgere l’anno 2020, lasciandolo ferito. Quanti piani, individuali e collettivi, sono già stati abbandonati? Quante aziende chiuderanno? Quanti padri di famiglia piangeranno quando mancherà il pane sulla tavola per i loro figli? Quante famiglie vanno sul ciglio di una tomba a dare il loro ultimo addio? Non lo sappiamo, ce lo diranno il tempo e la scalata di un semplice virus, di bassa letalità.


Riusciremo a dominare questa “bestia”, come abbiamo fatto con l’Ebola, il Morbillo, la Dengue, la Febbre Gialla, il Vaiolo, e tante altre, che ancora affliggono l’umanità, ma che sono sotto controllo? Tutto indica di sì. Con i dovuti mezzi, i cinesi, da cui tutto ha avuto inizio, sembrano essere in controllo della situazione. Fino a questo momento, in cui sto scrivendo, i casi riportati sono 182.442, le morti 7.158 e i sopravvissuti 79.211. Il saldo è positivo, ma il dolore è incommensurabile e il pregiudizio intangibile.


Da dove vengono i virus?

Dalla Cina, per restare in tema. Ma non è questo il punto della domanda. Perché esistono? Dio ha creato i virus? Ora, nulla esiste se non creato da Dio. Tuttavia, non possiamo dimenticare che la Scrittura afferma che, nella Caduta, la terra fu maledetta dallo stesso Signore, e la creazione perse equilibrio, subì un vero e proprio collasso dall’ordine e dall’armonia della Creazione. Le esatte parole riportate sono: “il suolo sarà maledetto per causa tua” (Genesi 3:17). Le malattie, i dolori e le loro cause sono sorti da questa situazione di disarmonia generata dalla disobbedienza dell’uomo all’ordine del sovrano Creatore. Ogni tipo di morte, sia del corpo che dello spirito umano, è frutto di quest’atto che ha aperto le porte affinché l’uomo conoscesse, nella mente e per esperienza, cosa fosse il male. Disse bene il Signore: “ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai” (Genesi 2:17). Dopo il peccato della disobbedienza, siamo passati a conoscere il male, nella nostra stessa carne.


Ma Dio non è buono? Perché ha lasciato che questo accadesse? Lui non è in controllo?

Sì, Dio è buono! Sì, Lui è in controllo. Ma l’umanità continua a stare lontano da Lui, e la Creazione continua ad essere sotto a quella maledizione. Le conseguenze di essa affliggono tutta l’umanità, sia coloro che Lo rifiutano, che coloro che da Lui sono stati salvati. La salvezza non è mai stata un “rifugio sicuro” perché le conseguenze comuni del peccato non ci affliggano. Tutti soffrono, si ammalano, e subiscono le conseguenze dello squilibrio e della morte. Nessuna di queste cose elimina la bontà di Dio ed il Suo controllo assoluto. Al contrario, anche nel male che succede il Signore ha il Suo piano e la sua continua direzione assoluta. Guardate tutto ciò che è successo a Giuseppe, e come egli stesso interpreta gli atti malefici dei suoi fratelli: “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene” (Genesi 50:20). Sicuramente non possiamo comprenderlo, ma Egli conosce e comprende ogni cosa nella storia che ha scritto.


Allora qual è il vantaggio dell’essere salvati?

La Scrittura insegna che la nostra speranza non è in questo mondo. Mentre viviamo qui, compiamo un ruolo stabilito dal Signore sovrano, finché non giunge il giorno della nostra morte e risurrezione finale, o che il Figlio di Dio non torni nello splendore e nella gloria e non ci porti con Lui verso l’alto. Così, la nostra speranza non è in questo mondo, ed il “vantaggio” di essere salvato è poter servire il Signore della gloria, comprendere appieno il senso della missione in questo mondo, e sapere che la nostra vita e la nostra morte glorificano questo Dio che ci porterà a vivere nella Terra Nuova, dove ogni lacrima, dolore e tristezza rimarranno solo nel passato.


Come saranno i prossimi giorni e cosa possiamo fare?

Non sono un profeta o un futurologo ma, osservando ciò che è accaduto in altri luoghi e supposto che ciò che è accaduto là può ripetersi qui, le prospettive non sono tra le migliori. Tuttavia, essendo il cristiano servo e il Signore sovrano, non perdiamo la speranza né l’opportunità di fare del bene. Oltre alle cose essenziali già estensivamente pubblicate, come il lavare le mani, evitare raggruppamenti, mantenere la distanza sociale, quali possono essere i nostri comportamenti?


Sii generoso! In tempi di crisi e paura la nostra tendenza è lasciare che il peccato appaia più facilmente nella nostra avarizia. Sii previdente, prudente e generoso, ama il prossimo estendendo a tua mano, anche senza toccarlo.


Approfitta dell’opportunità, predica il Vangelo in ogni momento! Questa è una grande opportunità che abbiamo davanti a noi per testimoniare la fede: “Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.” (1Pietro 3:14-15).


Ritirati per la comunione! Approfitta dell’opportunità per avere un’intensa comunione con il Signore, in preghiera e con la Parola.


Mauro Meister (Pastore della Chiesa Presbiteriana di Barra Funda – San Paolo)

Traduzione Paini Alessia @FedeRiformata.com

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