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Fatti sulla Pasqua nella Scrittura


Fatti sulla Pasqua nell'Antico e nel Nuovo Testamento


La Pasqua fu istituita da Dio durante il periodo di schiavitù in Egitto, e servì da simbolo della liberazione del popolo dell’Alleanza, oltre che della stessa ira di Dio che portò la morte dei primogeniti in Egitto, ma che liberò dalla morte, attraverso il sangue dell’agnello pasquale, i primogeniti degli israeliti.


Dopo la liberazione la ricorrenza fu segnata tra le grandi feste religiose di Israele, e fa parte della Legge Cerimoniale dell’Antico Testamento, con l’obbligo che tutto il popolo lo celebrasse e compiesse ogni anno.


Tre elementi simbolici dovevano ricordare ai partecipanti di quell’evento fondamentale di liberazione del popolo: le erbe amare(l’amarezza della schiavitù ed il clamore della liberazione saranno ricordati: eravamo schiavi ed ora siamo liberi), i pani azzimi (senza lievito, ricordando la premura della salita e la corruzione del “lievito” che rimase indietro, in Egitto) e, in primo luogo, l’agnello immolato (che fu consumato in ogni famiglia ed il sangue collocato negli stipiti delle porte perché il Signore non portasse la piaga distruttrice in quella casa: il termine Pesach significa, infatti, “passare oltre”).


Questa festa aveva una data fissa: il 14esimo giorno di Nisan. La festa aveva una durata di alcuni giorni. Nel decimo giorno del mese era scelto l’agnello “senza difetto, maschio, nato nell’anno”. Esso era conservato fino al 14esimo giorno per essere immolato e consumato dalle famiglie. Alla fine del 14esimo giorno (inizio 15esimo), fino al 21esimo giorno del mese, per sette giorni, era celebrata la festa dei pani azzimi. In questi giorni era vietato tenere del lievito in casa, dal primo sino al settimo giorno.


Molte volte passa inosservato al lettore della Bibbia il fatto che, nelle grandi feste bibliche, c’era una santa convocazione, e che queste sono chiamate nel testo biblico shabbat (“riposo solenne”, Levitico 23:24), tradotto nella maggior parte delle lingue come sabatoche, per noi, significa il sesto giorno della settimana corrente. Tuttavia, durante le feste, lo shabbat della festa non corrispondeva al sesto giorno della settimana, ma il giorno di convocazione di questo riposo. Dunque, lo shabbat di una festa, poteva cadere, ad esempio, nel quinto giorno della settimana, causando la presenza di due shabbat consecutivi (quello che noi chiamiamo “ponte”!).


Per essere onesti, e per non causare controversie, da nessuna parte nel Nuovo Testamento viene detto che la crocifissione del Signore avvenne di Sabato, ma nel giorno precedente al sabato della festa dei pani azzimi (che sarebbe potuto essere qualsiasi giorno della settimana – Marco 15:42). Questo argomento non è recente, ed è motivo di grandi discussioni tra gli studiosi nonostante, alla fine dei conti, sapere con esattezza il giorno della crocifissione sia indifferente peri cristiani (e dovrebbe esserlo, proprio per allontanare da noi questo stupido misticismo che circonda questo giorno!).


Perché questo? Perché si deve fare una chiara distinzione tra la cerimonia della pasqua giudaica, legge cerimoniale dell’Antico Testamento, che fu celebrata dal Signore Gesù (che era giudeo e compì tutta la legge), festa durante la quale Egli stesso fu crocifisso, essendo Egli stesso l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, ed il suo chiaro ordine rispetto alla pasqua:


26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.” (Mt 26:26-28)


Dunque, nel cristianesimo biblico, celebriamo la Pasqua ogni volta che obbediamo al comandamento del Signore e celebriamo la Santa Cena, o Cena del Signore. Questa è la nostra Pasqua.


Quanto all’uovo e al coniglio, non mi sembra siano menzionati nell’Antico né nel Nuovo Testamento.


Rev. Mauro Meister

Pastore nella Chiesa Presbiteriana - Barra Funda (San Paolo)


Tradotto da Paini Alessia @FedeRiformata.com

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