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Inferno


Un anziano si è avvicinato qualche giorno fa, e mi ha detto: “Mi piace la tua predicazione. Non predichi dell’inferno, suppongo che tu non ci creda.” Ora, non vorrei che durante il giudizio finale qualcuno di alzi e dica che non sono stato un fedele predicatore della Parola di Dio. È mio dovere predicare la Parola di Dio così come Egli l’ha data; non ho il diritto di scegliere un testo qui e là e dire: “non credo in questo”. Se dovessi buttare via un testo della Parola, allora dovrei buttarli via tutti, perché io leggo in essa di ricompense e punizioni, di cielo e di inferno.

Nessuno ha mai dato un’idea dell’inferno come lo stesso Figlio di Dio. Nessuno sarebbe stato in grado di farlo, poiché Egli è l’unico che sappia davvero cosa vi succeda. Egli non si è trattenuto su questa dottrina dell’inferno, ma l’ha predicata chiaramente; l’ha inoltre predicata con puro amore, come una madre che avverte i suoi figli della fine della loro corsa al peccato.

Lo Spirito di Dio ci dice che dobbiamo portare con noi la nostra memoria all’altro mondo. Ci sono molte cose che vorremmo dimenticare. Io ho sentito il Sig. Cough dire che avrebbe dato la mano destra pur di potersi dimenticare quanto avesse maltrattato sua madre. Credo che quel verme che non muore mai sia la nostra memoria. Diciamo di aver dimenticato qualcosa e pensiamo che sia vero; poi viene il momento in cui ricordiamo, e non possiamo più dimenticare. Parliamo dell’angelo che registra la nostra vita. Dio ci fa tenere il nostro registro [nelle nostre coscienze].

Nessuno dovrà condannarci nel tribunale di Dio; sarà la nostra stessa coscienza ad alzarsi come testimone contro di noi. Dio non ci condannerà nel Suo tribunale; noi stessi ci condanneremo mediante le nostre coscienze. La memoria è l’ufficiale di Dio, e quando egli toccherà queste fonti segrete e dirà: “Uomo/donna, ti ricordi…?” – allora vagando, vagando e vagando torneranno a noi i ricordi, in una lunga processione, di tutti i peccati che abbiamo commesso.

Io sono stato due volte in punto di morte. Una volta stavo per affogare, sono stato salvato quando ero sul punto di affondare. In un battito di ciglia, tutto ciò che avevo detto, fatto o pensato mi è tornato alla mente. Non so come ogni azione di un uomo possa tornare alla memoria in un solo istante, ma è tutto passato per la mia testa in una sola volta. Un’altra volta, sono stato catturato sul ponte della via Clark, e ho pensato di morire. Allora la mia coscienza ha riportato alla luce tutti gli atteggiamenti della mia vita. Questo succede perché ci viene ricordato che, di fatto, non dimentichiamo i nostri ricordi. È solo una questione di tempo. Sentiremo le parole: “Figlio(a), ti ricordi…?” – ed è molto meglio ricordarci adesso dei nostri peccati ed essere salvo, piuttosto che ricordarli quando sarà troppo tardi per ravvedersi.

Gli scienziati dicono che ogni pensiero torna in mente, prima o poi. Ho sentito parlare di una domestica il cui padrone era solito leggere in ebraico e, qualche tempo dopo, quando le venne la febbre, parlò ebraico per ore.

Pensi che Caino abbia dimenticato il volto del suo fratello assassinato, che ha ucciso più di seimila anni fa? Pensi che Giuda abbia dimenticato quel bacio con il quale ha tradito il suo Maestro, o lo sguardo del Maestro quando gli disse: “Hai tradito il Figlio dell’Uomo con un bacio?” Pensi che tutti coloro del tempo di Noè si siano dimenticati dell’arca e del diluvio che li ha uccisi tutti?

Amici miei, è bene essere avvisati per tempo. Satana disse a Eva che lei di sicuro non sarebbe morta [mangiando del frutto proibito]; e ci sono molti uomini e donne che pensano che non moriranno, pensano che tutte le anime, alla fine, saranno salvate nonostante tutti i loro peccati.

Tu supponi che quelli del tempo di Noè che morirono – quegli uomini vili e peccatori – pensi che Dio li abbia portati direttamente in cielo, lasciando Noè, unico uomo giusto, a subire il diluvio? Pensi che quando il giudizio venne su Sodoma, quegli uomini iniqui furono portati direttamente alla presenza di Dio, e che l’unico uomo giusto fu lasciato indietro a soffrire le tribolazioni della vita?

Non ci sarà un Gesù buono e amorevole che viene per offrirti la salvezza nell’inferno, né una moglie o una madre amorevole che prega per te, [sperando che, in questo modo, Dio possa salvarti dai tormenti]. Molti di coloro che sono all’inferno darebbero milioni perché le loro madri pregassero per loro liberandoli da quel luogo, ma è troppo tardi. Hanno ignorato la salvezza fino al momento in cui Dio ha detto: “Fateli fuori, il giorno della misericordia è terminato”.

Tu ridi della Bibbia; ma quanti di coloro che oggi si ritrovano nel mondo della perdizione darebbero innumerevoli tesori per avere una Bibbia che li salvi! Tu puoi deridere i ministri di Dio, ma ricorda che non ci sarà la predicazione del Vangelo all’inferno. Qui loro sono messaggeri di Dio per te, amici amorevoli a cui importa della tua anima. Tu puoi avere amici che pregano per la tua salvezza oggi; ma ricorda, non li avrai nel mondo della perdizione. Non ci sarà nessuno che venga davanti a te, metta le mani davanti agli occhi e, piangendo, ti implori di arrenderti a Cristo.

Ci sono alcune persone che ridicoleggiano le riunioni per il risveglio religioso ma, ricorda, non ci sarà risveglio all’inferno.

C’era un uomo in un ospizio che era solito dire tra sé e sé, in una voce piena di orrore: “Ah! Se solo avessi…”. Era stato l’incaricato di un ponte levatoio della ferrovia, e aveva ricevuto l’ordine di tenerlo abbassato per il passaggio di un treno espresso; tuttavia, un suo amico, a bordo di una imbarcazione, lo aveva convinto ad aprirlo per lui e, mentre era aperto, era arrivato un treno ad alta velocità, causando un’enorme distruzione. Molti morirono, e la sua mancanza lo aveva portato alla pazzia a causa della sua negligenza. “Ah! Se solo avessi…”.

Un altro uomo buono, un giorno, passò davanti ad un deposito, quando una bella giovane stava uscendo e, immaginando già di avere una relazione con lei, gridò: “Diacono, fin dove arriva l’inferno?” Il diacono non gli rispose, ma dopo aver camminato qualche metro, si voltò verso l’uomo beffardo e vide che il suo cavallo lo aveva buttato per terra e gli aveva spezzato il collo. Io vi dico, amici miei, che preferirei rinunciare alla mia mano destra piuttosto che scherzare sulle cose eterne.

Questa notte potresti essere salvo. Stiamo tentando di portarti a Cristo, e se lascerai questo posto per l’inferno, ricorderai delle riunioni che abbiamo tenuto qui. Ti ricorderai di questi ministri, delle persone che avevi intorno e di come, a volte, sembrava proprio che stessimo in presenza di Dio. Nel mondo di perdizione, non sentirai più quel bellissimo inno che abbiamo cantato, “Gesù di Nazaret, passa…”, in verità, Egli sarà già passato. Gesù non passerà più per questo cammino. Là non ci saranno le dolci canzoni di Sion. Non ci saranno bambini che pregano per i loro genitori impenitenti.

Oggi è un giorno di grazia e di misericordia. Dio sta chiamando a Sé uomini e donne. Egli dice: “io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?”

Oh, se ignori questa salvezza, come fuggirai dal giudizio? Che speranza avrai? Che le tue memorie siano ben chiare oggi, e che tu possa ricordare che Cristo è qui! Egli è in questa assemblea, offrendo la salvezza ad ogni anima. Non desidera che nessuno perisca, arrenditi a Lui e vivi.

Quando ero nell’Esposizione di Parigi, nel 1867, notai un piccolo dipinto ad olio, di appena circa 30 centimetri quadrati, e il volto era il peggiore che avessi mai visto. Dicono che avesse circa settecento anni d’età. Nel foglio descrittivo del quadro, c’erano le parole “seminando loglio”. Il volto sembrava più quello di un demonio che quello di un uomo e, mentre seminava il loglio, accorrevano serpenti e rettili. Stavano salendo lungo il suo corpo; e tutt’intorno c’erano boschi pieni di lupi e animali che lo circondavano. Nel tempo ho rivisto molte volte quell’immagine. Ah! Il tempo della raccolta sta arrivando. Se semini nella carne, coglierai corruzione. Se semini al vendo, raccoglierai tempesta. Dio vuole che tu venga a Lui e riceva la salvezza. Ti trovi di fronte ad una chiamata, oggi. Il cielo e l’inferno stanno davanti a questa udienza, e tu sei chiamato. Quale sarà la tua eredità? Se andrai a Cristo, Egli ti riceverà tra le Sue braccia; se lo respingi, Egli ti rifiuterà a Sua volta.

Ora, amici miei, Cristo sarà più disposto a salvarlo in futuro? Avrà più potere di adesso? Perché non decidi di essere salvato mentre la misericordia ti viene offerta?

Dwight L. Moody (1837-1899)

Predicatore e scrittore, considerato uno dei maggiori evangelizzatori, fu un uomo semplice, poco dotato nella scrittura, ma con grande fervore nelle predicazioni.

Tratto dal sermone intitolato “Hell” (“Inferno”)

Articolo originale: 2019©Tradotto in portoghese per Ministero Reformai da Elanatan Rodrigues, revisione Amanda Martins, link: https://reformai.com/inferno-um-lembrete-aos-incredulos/

Traduzione italiana Paini Alessia @FedeRiformata.com

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