top of page

Agostino e la formica

Prepararsi per un inverno spirituale

6 Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! 7 Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; 8 prepara il suo nutrimento nell'estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura. 9 Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno? 10 Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... 11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.”

Proverbi 6.6-11

“Guarda la formica!” Questo famoso passaggio può essere applicato come avvertimento contro la pigrizia e sul valore del lavoro. Può insegnarci ad essere preparati come nella storia di Giuseppe in Genesi. Spigolando su rivelazione divina, ha guidato la nazione d’Egitto a mettere da parte le loro risorse durante sette anni di abbondanza per i sette anni di carestia che sarebbero giunti. Proverbi 6 può anche dare vita ad un bellissimo film d’animazione sul trionfo del lavoro devoto e dell’amicizia su coloro il cui unico piano è quello di nutrirsi pigramente dell’abbondanza delle preparazioni altrui.

L’attuale crisi sanitaria e alcuni eventi culturali e legali hanno portato molti cristiani a confusione e caos. Tutto questo ha sfidato ed esposto alcuni problemi profondamente radicati nel cristianesimo americano (e non solo, n.d.T.). Molti hanno deciso di reagire con rabbia. Altri hanno paura. Altri ancora si affidano alla politica, vedendola come un’ultima speranza di preservare la loro vita così come la conoscono.

Tuttavia, Agostino (354-430) ha una grande saggezza su Proverbi 6, che trasforma il familiare passaggio usato per spronare i pigri Jamestowniani e i Pellegrini a lasciare i loro divanetti di legno del XVII secolo in una ballata di preparazione spirituale.

[Il pigro] non ha imitato la formica. Non ha raccolto cibo nel corso dell’estate. Cosa significa “nel corso dell’estate”? Quando aveva tranquillità, quando aveva prosperità in questo mondo, quando aveva tempo libero; quando tutti lo definivano felice, nel corso dell’estate. Avrebbe dovuto imitare la formica, avrebbe dovuto ascoltare la Parola di Dio, avrebbe dovuto raccogliere cibo, e avrebbe dovuto metterne da parte. Ma giunse il momento della tribolazione, un inverno di intorpidimento, una tempesta di paura, il freddo del dolore, sia che si trattasse di una perdita, sia che si trattasse di un pericolo per la sua sicurezza, sia che si trattasse di un lutto nella sua famiglia, sia che si trattasse di un disonore o un’umiliazione. In inverno, la formica fa affidamento su quello che d’estate ha raccolto; e in un posto segreto, che nessuno conosce, viene ripagata dalle sue fatiche estive. Quando stava riempendo quel posto in estate, tutti potevano vederla; ora che si nutre in inverno, nessuno la vede. Cosa significa?

Vedete la formica di Dio. Si alza giorno dopo giorno, si affretta verso la chiesa di Dio, prega, ascolta una lettura, canta un inno, digerisce ciò che ha ascoltato, ci pensa da sola, e dentro di sé raccoglie il cibo raccolto dall’aia. Tu che stai ascoltando le cose dette, fai proprio questo. Vai verso la chiesa, torna dalla chiesa, ascolta un sermone, ascolta una lettura, scegli un libro, aprilo e leggilo. Tutte queste cose sono visibili. La formica sta creando il suo percorso, raccogliendo e mettendo da parte alla vista di quelli che la guardano. Ma a tempo debito arriverà l’inverno. Perché, per chi non arriva? Ci saranno perdite, lutti. Forse gli altri, che non sanno cosa la formica abbia immagazzinato in sé per nutrirsi, avranno pietà di lei come se fosse miserabile. (Agostino di Ippona, citato in Ancient Christian Commentary on Scripture, Old Testament: IX, J. Robert Wright, ed., (InterVarsity Press, 2005), 48.)

Avrete probabilmente notato tante persone in siccità spirituale durante il lockdown per il COVID-19. Agostino li osserverebbe, dicendo: “cos’avete raccolto nell’abbondanza?” Pensate a secoli di persecuzione dei credenti, che non sapevano quanto tempo avrebbero avuto insieme, o per quanto avrebbero potuto tenere le proprie Bibbie. Loro raccoglievano tutto il possibile.

Anche noi siamo chiamati allo stesso sforzo.

Proverbi 6 non è solo un messaggio sul lavoro fisico. Può essere un messaggio anche sulla vita spirituale. Come per la formica, dipende dall’individuo. Nessuno ti obbliga a farlo (versetto 7). Sei libero di non far nulla, e libero di passare il tuo momento di abbondanza a raccogliere nutrimento per il prossimo inverno. Smetti di vivere di mese in mese spiritualmente, e inizia a riempire la tua cantina con i prodotti di Dio. In momenti di bisogno, gli altri si chiederanno come fai a sembrare così ben nutrito.

Rev. Mark Fugitt

Pastore Senior alla Round Grove Baptist Church vicino a Miller, Missouri e Professore di Religione e Filosofia alla Missouri State University-West Plains.

Traduzione italiana Paini Alessia @FedeRiformata.com

Per l’utilizzo degli articoli del nostro sito incoraggiamo i link diretti alla pagina originale. In caso di copia e incolla, per favore, scrivete il sito di provenienza.

39 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page