La storia di Paula Ritchie, segnata da un dolore incessante, ci ricorda che la sofferenza è frutto della caduta, ma anche un’occasione per amare. Le nostre vite appartengono a Dio, non a noi. Per questo dobbiamo opporci all’assistenza medica alla morte, ma con compassione verso chi la invoca. Essere presenti, ascoltare e pregare è il modo più vero per affermare la dignità umana e testimoniare che in Cristo la sofferenza e la morte non hanno l’ultima parola.

“Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi” (Giovanni: 8,...

Una persona che conosco, di recente, ha espresso un’opinione che mi ha colpito e in qualche modo deluso. Ho pensato, fra me e me,...

Dover correre all’ospedale per i propri figli, che hanno bisogno di punti di sutura, non è un aspetto divertente dell’essere genitori....

Giacomo a volte è visto come la versione neotestamentaria del libro dei Proverbi, a causa di passaggi come Giacomo 4, che ci danno una...

Dovere è una di quelle parole che un tempo avevano molto peso, ma che l’hanno perso con il tempo. È ancora un concetto importante in...

La Bibbia inizia con il Dio vivente che crea esseri viventi. Tutte le cose sono da Lui, per mezzo di Lui e per Lui (Ro 11.36). Tutta la...

Ci sono alcune importanti distinzioni da fare quando si parla del significato biblico di “temere” Dio. Queste distinzioni possono esserci...

Il Nuovo Testamento non nasconde il fatto che quasi ogni chiesa nell’era apostolica abbia vissuto dei conflitti. Nell’affrontare questo...

Se la vita spirituale dipende solo dalla Parola di Dio (Is 55.10-11; Ro 10.17; Gm 1.21; 1P 1.23), perché non possiamo saltare la chiesa...

Cari fratelli, oggi vi pongo questa domanda. La chiesa locale, visibile ci “deve” qualcosa? “Deve” qualcosa alle persone che la...

La realtà di ogni vero cristiano Ci sono due aspetti nella vita di un cristiano: una parte chiara e una parte scura; una parte elevata ed...